A Mosca la piastrella e' di moda
La Gazzetta di Modena 2/11/97 pag.19
Ceramica, Assopiastrelle e Ifoa confermano il recente boom di vendite nell'area slava
La rinascita edilizia delle citta' russe aumenta del 26% l'export sassolese
Crescono gli acquisti di piastrelle in Russia e l'est europeo continua a proporsi come un florido mercato per il futuro. Lo ha confermato uno studio di Assopiastrelle e Ifoa, presentato a margine dell'inaugurazione per l'11° corso di "esperto commercio estero" proposto dall'associazione degli imprenditori e dal centro di formazione. La Russia e' un mercato cui la piastrella guarda con grande speranza, soprattutto per i suoi 149 milioni di abitanti. Il primo dato che emerge prepotente e' l'incremento a due cifre (+23% rispetto al primo, semestre 1996) registrato nelle vendite di piastrelle in Russia nella prima meta' di quest'anno. Uno di quegli incrementi che da qualche anno la ceramica non puo' piu' permettersi in altri paesi. L'anno scorso alla fine dell'anno furono circa 3 e mezzo i milioni di metri quadri esportati per un controvalore superiore ai 63 miliardi. Quello che piu' conta sono pero' le prospettive offerte da quest'area, che presenta enormi margini di miglioramento. Qualche dato: le due aree da tenere d'occhio sono le megalopoli di Mosca (12 milioni di abitanti) e San Pietroburgo (5 milioni) dove, a differenza del mercato europeo classico, oltre ad un gran bisogno di ristrutturazioni c'e' una grande spinta a edificazioni nuove. Nell'area metropolitana di Mosca, quella dove ci sono i
nuovi ricchi e un maggiore tenore di vita, quindi piu' acquisti, la piastrella italiana detiene il 40% delle quote del mercato edilizio, la Spagna il 35%, la Russia il 12%, Repubblica Ceka 4%, Germania 4%, Polonia 3%. Quindi la piastrella italiana e' gia' ben posizionata. I margini di crescita sono enormi anche perche' da poco tempo la piastrella e' fra le possibili soluzioni prese in considerazione dai russi per le proprie case. Fra le scelte dei moscoviti infatti vengono prima il legno (35%), il linoleum (23%), il parquet (15%), mentre la piastrella ha il 14% del mercato, piu' della moquette (10%). I fattori che fanno ben sperare quindi sono legati a grande sviluppo di acquisti di questo nuovo mercato, alle possibilita' di incremento e soprattutto alla grande considerazione di cui gode il made in Italy in Russia. Gli ex sovietici infatti stanno scoprendo in questi ultimi anni di potersi realizzare una casa elegante ed igienicamente sicura (un pregio della ceramica), con un tocco di "made in Italy" che non guasta mai, a prezzi tutto sommato piu' che accessibili. I riscontri sono gia' positivi secondo i dati di vendita e anche secondo le preferenze dei russi, orientate sui formati da pavimento 30x30 e 33x33, le piu' comuni (e le piu' prodotte) dalle aziende italiane. Insomma: fra russi e italiani si sta creando un'ottima sintonia in materia di pavimenti e rivestimenti, anche grazie ad una campagna pubblicitaria martellante dedicata al prodotto italiano per la casa orchestrata direttamente da Assopiastrelle. E il gusto per la nostra ceramica si e' rapidamente esteso ad altri paesi dell'area, in particolare nei Balcani. Lo studio di Ifoa prende in esame tre neonate repubbliche come Lituania, Estonia e Lettonia che, pur piccolissime per dimensioni (hanno rispettivamente 3; 7; 2,5 e 1,5 milioni di abitanti) stanno realizzando incrementi altissimi negli acquisti di ceramica. Nel 1996 hanno infatti comprato 181 mila metri quadrati (la Lituania), 349 mila (l'Estonia) e 270 mila la Lettonia (complessivamente piu' di mezzo milione di metri con una popolazione complessiva che e' la meta' di quella della sola Mosca). Per questi e altri motivi le imprese ceramiche italiane hanno intenzione di incrementare il piu' possibile le iniziative di promozione in questi paesi (ai quali si puo' aggiungere la Bielorussia), dove le piu' attrezzate hanno gia' realizzato diversi punti vendita.
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