Tanti mesi di lavoro per uno stand. Il "Dietro le quinte" del Cersaie
Modena mattina 30/9/97 pag.7
Il distretto sassolese oggi emigra in massa a Bologna, a Cersaie, tutti in pellegrinaggio al tempio della piastrella per vendere e leggere i segni dei tempi futuri. I piu' fortunati hanno un posto nel treno speciale; i vip volano in elicottero; gli altri sono vertebre d'un serpentone d'auto o sardine su rotaia. Ancora mercoledi' scorso una ceramica bussava agli studi grafici per commissionare nuovi pavimenti e decori, inguaribile ritardatario d'una macchina organizzativa avviata diversi mesi fa, fonte di ricchezza per un vasto indotto, a sua volta sostenitore di ulteriore indotto. Fin dove arrivi l'ultimo milione e' impossibile saperlo, ma ripercorrerne parte del cammino, questo si' e Modena Mattina si fa guidare da Giancarlo Ravazzini, responsabile marketing di Monocibec. Si comincia dallo stand, vita media quattro anni; comunque necessita di riorganizzare gli spazi ad ogni suo uso. Il progettista apre la strada ad elettricisti, arredatori, vetrai, fotografi, falegnami, idraulici, posatori. Contestualmente si studiano le collezioni: i grafici creano, gli stampisti costruiscono la forma, i colorifici propongono gli smalti. Per l'estetica operano i terzi fuochi ed i quartisti. La fase di allestimento genera altre chiamate: servono muletti, mezzi di trasporto, arredi per le ambientazioni, oggettistica; personale per le pulizie; si documenta lo stand con il fotografo ed occorre spesso lavorare di notte, con apposito personale di sorveglianza. Si predispone il vettovagliamento, si prenotano gli hotel ed i ristoranti, le vetture di rappresentanza, le hostess. Le tipografie riproducono il materiale cartaceo elaborato da grafici, copy, fotografi che hanno costruito le ambientazioni in apposite sale di posa; ultimi arrivati gli esperti di informatica, viaggiatori in Internet, linguaggi audiovideo. Le agenzie di pubblicita' programmano le uscite sui media, la cartellonistica, le campagne radiotelevisive, periodici di settore e quotidiani. Le spese? Dipende, ma parliamo di otto zeri. La fiera resta annuale, annuncia Assopiastrelle, ed il comprensorio tira un sospiro di sollievo. Bologna e tutta l'Emilia rispondono in coro: "benedetto Cersaie".
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