I Francesi vengono a studiare il "Distretto"

Il Resto del Carlino 18/9/97 pag.mo/7

Delegazione di Seine e Marne a Sassuolo


SASSUOLO - "Un momento di confronto di grande importanza, un'occasione di scambio di conoscenze che, mi auguro, possa ripetersi nel futuro". Cosi' Patrizia Barbolini, assessore sassolese alle attivita' produttive, commenta l'incontro con i rappresentanti de la Gaz de France e del distretto di Seine e Marne svoltosi presso la sede di Assopiastrelle. "I distretti ceramici sottolinea infatti la Barbolini - rappresentano una realta' estremamente interessante per gli altri Paesi d'Europa". Una realta' tipicamente italiana che vede il comprensorio ceramico come un paradigma nel paradigma: le ricerche, l'innovazione, le competitivita' che hanno fatto delle nostre ceramiche l'esempio della piccola e media industria incuriosiscono - scrive in una nota il Comune di Sassuolo - gli economisti francesi che, nel conoscere in modo approfondito il nostro tessuto industriale, scoprono in esso strategie e formule sconosciute nei loro Paesi. "Innovazione, ricerca, competitivita': questi sono gli aspetti che, incuriosiscono i francesi", ribadisce Patrizia Barbolini. E aggiunge: "Anche noi, tuttavia, abbiamo molto da imparare da loro: durante l'incontro presso la sede di Assopiastrelle abbiamo avuto la possibilita di conoscere, dalla voce di chi lo ha fatto nascere, l'esistenza e il ruolo di un centro permanente promosso da ricercatori universitari e promosso da Enti Locali, camere di commercio, industrie. Al suo interno - in sedi e luoghi non ufficiali, e forse per questo piu' spontanei - gli imprenditori hanno la possibilita' di confrontarsi, socializzare i disagi come le spinte innovatrici un confronto che, se vissuto all'interno del distretto industriale come quello sassolese, potrebbe portare con se grandi benefici, conferire ulteriore forza alla circolazione di idee e dei know how manageriali". E l'assessore conclude cosi': "Se, da un lato, i nostri colleghi francesi hanno avuto modo di apprezzare gli aspetti che ci hanno reso il distretto ceramico piu' competitivo nel mercato internazionale, hanno al tempo stesso potuto toccare con mano i disagi provocati da una viabilita obsoleta, dalla mancanza di quelle infrastrutture - ed in questo abbiamo molto da imparare dai Paesi oltre cortina - che, come loro stessi hanno avuto modo di affermare, dovrebbero andare di pari passo con il progresso del settore". Non sappiamo se l'assessore Patrizia Barbolini abbia spiegato ai colleghi francesi i motivi di un sistema di collegamenti fermo agli "estensi", quando le strade sassolesi servivano per le carrozze dei nobili e non erano occupate da una media giornaliera di 9.000 Tir.



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