Imballaggi e rifiuti, che fare?
La Gazzetta di Modena 5/7/97 pag.17
Convegno organizzato dall'Assopiastrelle sul problema degli scarti.
Consorzio ad hoc per i primi e piu' raccolta differenziata
Un problema di una attualita' inderogabile e' che deve essere risolto con la collaborazione di tutti i soggetti interessati. Questo in sintesi quanto emerso dal convegno "ambiente: una risposta di sistema. Nuove normative sui rifiuti con il riutilizzo degli imballaggi e la tassa-tariffa". L'iniziativa si e' tenuta all'Assopiastrelle ed e' stata organizzata dalla stessa associazione dalla Sat col patrocinio della Regione. Presenti il sindaco Laura Tosi il presidente Sat G. Carlo Caroli, il funzionario del ministro dell'industria Mannini Bordet, il responsabile del controllo qualita' della Tetra Pak Italia Carlo Guidetti ed il presidente di Cispel Graziano Cremonini. Il moderatore e' stato Giancarlo Perciaccante di "Mattina". Dopo il saluto del sindaco, che ha focalizzato l'operato dell'amministrazione sassolese sulla raccolta differenziata "oltre la soglia del decreto Ronchi", e sulla necessita' di coinvolgimento totale dei soggetti interessati per la soluzione dei problemi ha parlato il presidente della Sat. "La Sat - ha detto Giancarlo Caroli - gestisce l'erogazione del gas a Maranello, lo fara' a Formigine e speriamo in tutto il comprensorio. Per quanto riguarda i rifiuti crediamo che in tempi brevi arriveremo al pretrattamento con la soluzione di produrre energia e riscaldamento. L'impianto che stiamo per varare aldila' di qualche dubbio, sara' sempre valido anche in futuro". Ha poi preso la parola Franco Saetti, direttore del consorzio rifiuti a Carpi, "ancora nebuloso il decreto Ronchi che attende gli oltre 70 decretini di applicazione - ha detto - ma in Emilia, per fortuna siamo avanti con la soglia del 40% di differenziata rispetto al 35% del resto d'Italia. Il decreto, comunque deve essere visto come opportunita' e non come sfida di numeri. Bisogna arrivare alla raccolta secco-umido non piu' derogabile; bisogna arrivare inceneritori, agli impianti di compostaggio per l'utilizzo in agricoltura ma anche come risistemazione ambientale". Sugli imballaggi sono intervenuti gli altri. "In Emilia - ha detto Mannino Bordet - siete gia' avanti agli altri. Questi risultati mi permettono di dire che il decreto Ronchi non e' poi cosi ambizioso come tanti vorrebbero far credere. Certo, gli imballaggi sono oggi 10 milioni di tonnellate il 50% urbani e l'altra meta' non urbani, ma e' importante sapere che si tratta di un terzo degli oltre 26 milioni, di rifiuti solidi urbani complessivi in Italia. Come fare? C'e' il modello tedesco (ritorno degli imballi al produttore), o quello francese (basato sul volontariato). In Italia l'obiettivo e' la raccolta del 50/65% degli imballi entro cinque anni. Per questo e' nato il Conai, consorzio tra produttori e utilizzatori che dovra' gestire tutte le operazioni, prevedere le spese che servono ai Comuni per il prelievo, controllare il futuro". Il futuro e' raccolta differenziata ancora piu' rigida. "In Italia - ha detto Guidetti - si consumano 3,7 milioni di tonnellate di legno, 2,8 di vetro, 2,7 di cartone, 2,3 di plastica. Tutto questo e' l'85% dei riciclabili totali. Per gli imballi il perno di tutto e' la responsabilita' di produttori che devono avere una corretta gestione. Lupi di Assopiastrelle ha detto "Siamo attenti al modello tedesco e ad altri ancora. Certo che troviamo piu' difficolta' in Italia che all'estero".
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