La crisi c'e', ma nessuno lo dice
Il Resto del Carlino 13/6/97 pag.mo/7
Ceramica/ I dati riferiti al 1996 confermano i problemi del settore.
Tacciono le istituzioni, Zannoni e Borelli ammettono: "La situazione e' complessa e delicata".
SASSUOLO - Abituati a piogge di dichiarazioni di ogni ordine e grado su qualsiasi cosa, ci aspettavamo qualche commento, da parte dei politici locali, ai risultati della 17a indagine statistica nazionale dell'industria ceramica riferita al 1996. La stragrande maggioranza dei segnali e' negativa, ma nessuno ha fiatato fra gli inquilini delle residenze municipali e delle sedi dei partiti. Per quanto si possa evitare di parlare del problema, tutte le formazioni democraticamente rappresentate qualcosa debbono pur dirlo su un calo del 2,71% di addetti e <>. C'e' dell'altro. I Sindaci del comprensorio, dopo le incredibili 47 autorizzazioni per nuovi forni del 1995, hanno probabilmente compreso che cosi' facendo si andava incontro al blocco della mobilita' e ad un aggravamento della gia' precaria situazione ambientale. I motivi? Le materie prime e il prodotto finito ancora girano per le strade, non volano in cielo e i cittadini non possono essere costretti ad usare le mascherine per proteggersi dall'aria che respirano. Le cifre contenute nell'indagine sono in parte conosciute. Cosi' le ha commentate il neo Cavaliere del Lavoro Oscar Zannoni, nel corso dell'assemblea dei soci Assopiastrelle: <>. A rendere ancora piu' complicato il gia' grigio scenario economico c'e' l'assoluto immobilismo del potere politico che tace, e tutti posso toccare con mano cosa ha fatto negli ultimi trent'anni, in materia di strade e infrastrutture, per un comprensorio (Sassuolo-Scandiano) che produce l'80,02% del totale nazionale di piastrelle in ceramica. Elegantemente, Oscar Zannoni, ha detto: <>. Il suo sostituto, Angelo Borelli, ha usato una efficace battuta per denunciare il disagio, evidenziando come <>. Mai come in questo momento il prolungarsi dell'immobilismo nell'esercizio del governo della cosa pubblica potrebbe risultare fatale per l'economia di un distretto economico cosi' importante. Una decisa <> e' arrivata da Trento, dove il Presidente della <> e' stato molto chiaro sul finanziamento di oltre 200 miliardi di lire per collegare la <> alla viabilita' europea. Mentre gli altri decidono, a Modena e Sassuolo si continua a discutere di tracciati, della priorita' per la viabilita' della Bruciata e dei collegamenti della nuova via Emilia, del casello a Marzaglia, del quadruplicamento della via Ancora... Un modo di fare che ormai dura da troppo tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
torna all'indice