Piu' rotaie e meno asfalto nel futuro della ceramica
Modena Economica 30/4/97 pag.27
Presentato a Sassuolo il progetto di nuove infrastrutture ferroviarie e stradali per il bacino ceramico. Previsti investimenti per oltre 700 miliardi. Il 47% del traffico merci verra' spostato su ferrovia.
Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Modena, Provincia e Comune di Reggio Emilia hanno raggiunto un accordo per la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie e stradali del bacino ceramico. La proposta si basa sullo studio redatto dal professor Cappelli su incarico della TAV e su indicazione del Comitato di Garanzia per l'Alta Velocita'. Il movimento merci nell'area nel 1995 ammontava a circa 15,5 milioni di tonnellate annue, di cui 11 milioni di tonnellate trasportate su gomma e 4,5 milioni di tonnellate su ferro (1 milione di tonnellate movimentata a Dinazzano, 3,3 tra gli scali di Modena, Castelfranco, Reggio Emilia e Rubiera, 0,2 attraverso altri scali). Secondo lo studio, nel 2005 il traffico dovrebbe arrivare a 20,2 milioni di tonnellate annue (piu' 30,3%). Per farvi fronte si potenziera' lo scalo di Dinazzano e verra' realizzato un nuovo scalo merci a Cittanova, che sara' integrativo a Dinazzano per il traffico delle ceramiche e svolgera' un ruolo preminente per i materiali non ceramici. Lo scalo di Cittanova, assorbendone i traffici, dovrebbe consentire la progressiva chiusura degli altri quattro scali di Modena, Castelfranco, Reggio Emilia e Rubiera. La costruzione di una bretella di collegamento ferroviario tra Dinazzano e Cittanova consentira' una gestione coordinata dei due scali. Questa bretella potra' essere realizzata inizialmente con uno stralcio funzionale che colleghi Dinazzano con il binario situato in zona acciaierie di Rubiera. Sempre sul fronte ferroviario verra' ammodernata la linea a Sassuolo-Reggio Emilia con soppressione dei passaggi a livello e adeguamenti tecnologici. Grazie a queste nuove infrastrutture l'aumento del traffico complessivo verrebbe completamente assorbito dalle ferrovie. La quota trasportata su gomma scenderebbe infatti da 11 a 10,7 milioni di tonnellate annue, mente quella su ferro passerebbe da 4,5 a 9,5 milioni di tonnellate annue, di cui 6 movimentate a Dinazzano e 3 a Cittanova. Il piano prevede inoltre il completamento di quattro grandi assi viari, indispensabili per decongestionare il comprensorio, due lungo la direttrice Nord-Sud e due lungo la direttrice Est-Ovest. Seguendo la direttrice Nord-Sud verra' completata la Modena Sassuolo urbana, gia' interamente finanziata dall'Anas, che colleghera' la tangenziale del capoluogo con la Pedemontana. Il secondo intervento riguarda invece la realizzazione del collegamento del casello di Campogalliano dell'Autobrennero a Sassuolo. Quest'ultima infrastruttura prevede un tratto autostradale a 4 corsie che colleghera' il casello di Campogalliano con l'imbocco delle strade provinciali 15 (Modena) e 51 (Reggio Emilia). La provinciale 15 verra' poi ampliata a 4 corsie realizzando un tratto nuovo tra Marzaglia e Magreta. Su questo tratto nuovo Marzaglia-Magreta sara' realizzata una barriera /casello d'area-casello di raccolta pedaggio e area di raccordo con la nuova via Emilia e al tempo stesso con il nuovo scalo merci di Modena. La provinciale 15 quindi, con sezione allargata a profilo autostradale e con sistema aperto, proseguira' a Sud fino alla Pedemontana. Sulla provinciale
51 si interverra' invece realizzando una variante a Salvaterra e gli svincoli d'innesto sulla Pedemontana e verso lo scalo di Dinazzano. Secondo la direttrice Est-Ovest nella zona Nord verranno realizzate: una strada a 4 corsie (nuova via Emilia) per raggiungere partendo dalla tangenziale di Modena l'infrastruttura A.22 che colleghera' Campogalliano con Sassuolo e quindi proseguendo verso Ovest mediante un nuovo ponte sul Secchia andra' a collegare la provinciale 51 con l'infrastruttura A.22 sopraddetta. Inoltre questa nuova Via Emilia dopo l'incrocio con la provinciale 51 proseguira' a sud di Rubiera (divenendone cosi' la variante) con una sezione a due corsie fino ad ovest della localita' Bagno ricollegandosi quindi con la Via Emilia tradizionale. Nella zona Sud verra' invece completata la Pedemontana da Fiorano a Scandiano con 4 corsie da Fiorano a Dinazzano e 2 corsie da Dinazzano a Scandiano. Tutte le opere, sia ferroviarie che stradali, verranno realizzate per stralci. Si prevede che il primo stralcio ferroviario abbia un costo di 111 miliardi di cui 24 miliardi gia' stanziati dal Ministero dei Trasporti, che dovra' stanziarne altri 35, e 40 dalle Ferrovie dello Stato. Altri 12 dovranno essere reperiti da privati interessati alla gestione del nuovo scalo di Dinazzano. Per il completamento delle opere ferroviarie e' prevista una spesa di ulteriori 119 miliardi per complessivi 230 miliardi. Per il primo stralcio delle opere stradali saranno invece necessari 410 miliardi di cui 60 gia' stanziati dall'Anas, che dovra' stanziarne altri 150, e 200 per i quali va verificata la disponibitita' della societa' Autobrennero Per il completamento delle infrastrutture viarie e' prevista la spesa di ulteriori 50-100 miliardi per un valore quindi complessivo di 460-510 miliardi. <>.
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