Si Spera nel Grande Paese
Il Resto del Carlino 27/4/97 pag.mo/7
Ceramica/ Chiusa la fiera degli Usa a Orlando
Un grande mercato da conquistare. Parlano gli imprenditori
ORLANDO (Florida) - Goodbye Orlando. Arrivederci al 1998 per la prossima edizione di Covering, la piu' importante rassegna fieristica dei materiali da pavimento e rivestimento negli Usa che ieri ha chiuso i battenti. I primi dati d'affluenza parlano di un piu' 15% di visitatori per un evento che per la prima volta ha messo assieme moquette, vinile, legno, carte da parati e piastrelle. I 1000 espositori italiani, provenienti in stragrande maggioranza dalla "Piastrella Valley" modenese-reggiana, sono rimasti soddisfatti di questa nuova esperienza e formula espositiva di Orlando, dopo quelle degli anni scorsi a Miami, sempre in Florida. Economicamente si e' valutato in 20 miliardi di lire il costo di questa esperienza nella citta' conosciuta in tutto il mondo come patria di Topolino. Alla chiusura degli stand sono state fatte queste considerazioni. Franco Vantaggi (Dir. Gen. Assopiastrelle): "Ho registrato soddisfazione e grandi attese da parte di tutti gli imprenditori. Contrariamente al passato, la sensazione e' che possano arrivare quei riscontri da tempo attesi". Sergio Sassi (Emilceramica): "Questo mercato statunitense e' uno di quelli che attualmente ci permette di sorridere un attimo. E' buono e lo posso definire come uno spiraglio di sole". Alfonso Panzani (Settecento-Valtresinaro): "E' stata una esperienza positiva sia sotto il profilo del flusso di visitatori come degli affari svolti. Notevole la presenza di operatori del Sud America oltre a quella dei clienti tradizionali americani". Angelo Borelli (Monocibec): "La fiera e' stata organizzata molto bene ed e' risultato centratissimo l'abbinamento con le altre due rassegne della moquette, vinile e carte da parati". Gianni Mattioli (American Marazzi Ceramiche): "Direi che la fiera e' stata positiva. La gente e' venuta e ci aspettiamo che il 1997 sia un anno buono. Per noi sicuramente in crescita di almeno un 5-6%. Per la ceramica italiana c'e' molto interesse soprattutto da parte del consumatore finale". Tommaso Pozzi (Cer. Gambarelli): "Orlando e' piu' decentrato rispetto a Miami e ha dimostrato piu' difficolta' per raggiungerla sia dall'Europa che dagli Usa".
Xarlo Banfi (Riwal): "Dobbiamo stare molto attenti perche' i concorrenti piu' importanti, gli spagnoli, sono piu' uniti di noi, hanno le strutture governative dalla loro parte e tassi di crescita come esportazioni molto piu' importanti". Giorgio Squinzi (Mapei): "Occorrera' aspettare qualche anno per vedere se la scelta di Orlando produrra' effetti. Non ho visto molta gente anche se posso confermare che questo mercato registra un continuo aumento dl piastrelle". Luciano Teneggi (Bpv-Bsgsp): "Le aziende presenti da tempo negli Usa hanno sicuramente migliorato le proprie posizioni in questa rassegna. Qualche difficolta' l'incontrano le nuove entrate. Possibilita' di lavoro ce n'e' per tutti".
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