Il centro ceramico ha compiuto 20 anni
Il Resto del Carlino 8/4/97 pag.mo/6
BOLOGNA - La formazione da sempre ha assunto un ruolo strategico per il consolidamento e lo sviluppo delle imprese ceramiche. Nella stessa misura la ricerca scientifica e tecnologica, applicata specificatamente alla soluzione dei concreti problemi industriali del settore, e' una delle principali esigenze di sostegno per lo sviluppo e per il rafforzamento della competitivita'. Nei momenti congiunturali difficili, come l'attuale, da piu' parti si abbina la formazione professionale con la ricerca quali elementi indispensabili per il superamento delle flessioni di mercato che inevitabilmente si ripercuotono anche sul settore ceramico. "Ma e' da vent'anni che il nostro e' un centro di ricerca scientifica, piu' precisamente di ricerca applicata e industriale: un centro in grado di contribuire al progresso scientifico-tecnologico e produttivo dell'industria ceramica", afferma il Prof. Carlo Palmonari, Direttore del Centro Ceramico di Bologna che recentemente ha celebrato vent'anni di attivita'. Una difesa di un Istituto che fin dall'inizio e' stato "modellato" ed "impostato" in modo da soddisfare esigenze reali e concrete del settore industriale di riferimento. Oggi e' gestito da un Consorzio formato dall'Universita', dall'Industria e dalla Regione e conta su uno staff di circa 40 persone. "Vorrei aggiungere che il nostro e' un centro di servizi alle imprese fatto di assistenza tecnica e tecnologica, adeguato sia alla dimensione medio-piccola della maggioranza delle imprese del settore, sia all'alto livello dell'industria ceramica italiana, ed in grado di contribuire al rafforzamento della sua posizione di leadership internazionale". Non manca la formazione professionale, "ancora una volta all'altezza delle esigenze - spiega Palmonari - di qualificazione delle risorse umane di un'industria leader a livello mondiale e anche, vorrei sottolineare, siamo un centro di diffusione e divulgazione delle conoscenze, di circolazione di idee e di innovazioni, di trasferimento tecnologico". Il Centro Ceramico quindi e' ricerca, servizi e assistenza, didattica e divulgazione ed e' strutturato in cinque settori, corrispondenti ai diversi campi di interesse, alle diverse aree di attivita': chimico, ceramici industriali, ceramiche tecniche avanzate, ambiente, processi e energia. Quindi un raggio d'azione vastissimo per confermare che formazione e ricerca sono, da sempre, una costante dell'Istituto. Una attivita' di servizi e assistenza estremamente importante. "E' quella che consente - puntualizza il Direttore
del Centro Ceramico di Bologna - di mantenere un quotidiano contatto con le industrie, di percepirne e seguirne l'andamento, di identificarne i problemi. Questa attivita' fornisce stimolo alla ricerca, e la orienta appunto sui concreti problemi industriali via via identificati come piu' urgenti e meritevoli di attenzione. E fornisce, alla ricerca, anche basi documentate e rappresentative di dati". "A sua volta, l'attivita' dei servizi ed assistenza, si avvale dei risultati della ricerca, e per questo motivo prosegue il Prof. Palmonari - e' sempre in continuo progresso e perfezionamento, sempre condotta con metodi innovativi ed avanzati. Le iniziative didattiche e divulgative traggono non solo impulso e stimolo, ma anche sostanza e contenuti dalle precedenti attivita'". A conclusione e' questa la risposta a chi paventa una mancanza di chi fa ricerca e formazione e anche una conferma, quella che gli Enti consorziati (Universita' di Bologna, Ervet, Unioncamere, Assopiastrelle, Ancpl e Encs) hanno un buon motivo per supportare finanziariamente il Consorzio che soprattutto attraverso l'autofinanziamento e' giunto, nel 1995, ad un ricavo totale di poco meno di 4 miliardi di lire, contro circa 700 milioni di contributi consortili.
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