Gli "errori" degli anni Settanta
Il Resto del Carlino 29/3/97 pag.mo/7
Fanghi ceramici/ Nessuno vuole le colpe: l'accordo stipulato per le "bonifiche"
SASSUOLO - C'e' sempre una sensibilita' nuova per qualche cosa. E' l'espressione oggi di moda, usata a sproposito dai politici per far fronte a ritardi ed errori commessi in un recente passato dove, in troppi casi, loro stessi e i partiti che rappresentano, erano i responsabili delle decisioni assunte. La "nuova sensibilita" verso abitazioni storiche e' saltata fuori a Fiorano dopo che le ruspe avevano raso al suolo edifici costruiti alcune centinaia di anni fa. E' rispuntata anche nell'Auditorium dell'Assopiastrelle a proposito della bonifica del territorio dove sono state interrate tonnellate di fanghi ceramici inquinanti. Nessuno, per un attimo, ammette qualche colpa rispetto a quanto avvenuto. Con la "nuova sensibilita'" si apre un periodo diverso; la speranza, fra pochi anni, e' quella di non risentire gli esponenti dei partiti di governo della cosa pubblica venirci a presentare un'altra sensibilita'. Sarebbe troppo!
Troppo come sono troppe le tonnellate (100 mila) di rifiuti ceramici che i tecnici dell'Assessorato provinciale Ambiente di Modena presumono si trovino nel sottosuolo della "piastrella valley". "A questo problema la Provincia sta lavorando da tempo. I nostri tecnici - conferma il Vicepresidente Giancarlo Muzzarelli - hanno individuato, finora, circa un centinaio di aree che presentano rifiuti provenienti prevalentemente da industria ceramiche e la maggior parte di queste e' gia' stata bonificata, ma resta ancora molto da fare". Ne siamo convinti tutti! Certo che, vista la "nuova sensibilita'" occorre fare in fretta se e' vero come alcuni esperti hanno detto, che dopo 10 anni di sotterramento, i fanghi potrebbero avere gia' intaccato le falde acquifere. Per comprendere meglio la portata di questa "emergenza ambientale", sono stati rimossi, dal 1986 al 1994, grazie agli interventi delle Provincie di Modena e Reggio Emilia, piu' di 100 mila tonnellate di rifiuti ceramici e altrettanti sono stati posti in sicurezza in attesa di essere smaltiti. Antonio Camellini, Presidente della Commissione Ambiente di Assopiastrelle, ha spiegato come il fenomeno, originato negli anni '70, "trovo imprese e Amministrazioni impreparate e prive di strumenti normativi e delle tecniche idonee per affrontare il problema. In questo quadro alcune aziende furono indotte a disfarsi di quei materiali attraverso operazioni di deposito che sono poi state considerate come non corrette e potenzialmente pericolose per l'ambiente". Che entro il 30 giugno prossimo sia istituito questo "Comitato Tecnico di coordinamento" e che riesca, soprattutto, ad individuare una lista di priorita' degli interventi. Anche a questo Comitato l'invito, gia' espresso nel nostro servizio di ieri, di avvalersi, fra l'altro, di quegli strumenti che la moderna tecnologia col sistema di telerilevamento mette a disposizione degli Enti Pubblici per la salvaguardia e la bonifica del territorio. Anche questo potrebbe essere un positivo segnale della "nuova sensibilita'" contro le contaminazioni ambientali.
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