Ceramica: il "terzo fuoco" diventa protagonista
Il Resto del Carlino 25/3/97 pag.mo/6
Assemblea del consorzio decoratori
FIORANO - Il Codac, consorzio decoratori artistici ceramici, si interroga sul proprio futuro e piu' complessivamente su quello dell'intero "pianeta" delle piastrelle di ceramica. In un interessante seminario che si e' tenuto sabato scorso, una cinquantina di operatori del settore, hanno affrontato i principali problemi di un settore che si presenta in un buono stato di salute ma che, nel contempo, deve misurare con molta attenzione le prossime mosse. La relazione del presidente del consorzio Maurizio Cavagnari e' stata molto chiara: "Il nostro obiettivo, ha detto, deve rimanere quello di dare un significativo valore aggiunto alla produzione ceramica. Questo e' l'unico modo che ci consente di mantenere le posizioni raggiunte e di far fronte alla preoccupante concorrenza straniera, soprattutto quella spagnola". In altre parole il cosiddetto "terzo fuoco" deve investire sempre piu' sulla ricerca, puntando sullo sviluppo estetico del prodotto e sul contenimento del costo. I trenta miliardi investiti del 1995-96, infatti, non sono stati ripagati dal mercato e questo determina una forte preoccupazione. Il tema della ricerca e' stato al centro anche della relazione di Giorgio Olivieri, coordinatore del Codac: "Fare ricerca comporta impegno, costi e molta fatica ma questo e' il vero patrimonio del settore e l'elemento significativo di una storia e di una tradizione tutta sassolese. In una fase complessa e difficile come questa e' fondamentale puntare sulla creativita'". Olivieri invoca poi una maggiore collaborazione con le aziende produttrici: "Occorre superare il rapporto fornitore -cliente e diventare a tutti gli effetti i partner privilegiati dei produttori facendo emergere nel suo insieme la piastrella italiana. Del resto le recenti fiere di Monaco, Valencia e Mosca hanno confermato il grande interesse per i corredi ceramici e questo fa ben sperare; il Codac, da parte sua, sta affinando la propria struttura puntando sulla organizzazione del consorzio e sulla promozione di corsi di formazione, sicurezza e ambiente. L'intero comparto sta dunque cercando di emergere superando particolarismi e protagonismi definiti dannosi da Enzo Manara, uno dei piu' noti creativi del settore. Forte il suo richiamo: "Serve una maggiore maturita' che non lasci spazio all'improvvisazione, alla leggerezza e alla furbizia con cui si sono gestite aziende in tempi ormai passati. Tra noi non sono ammissibili scorrettezze che alla fine concorrono all'indebolimento complessivo del comparto. Solo con una forte vita associativa si dimostrera' il grado di maturita' raggiunto dai nostri imprenditori". Manara ha poi rimarcato il ruolo fondamentale della ricerca come capacita' di rinnovamento creativo. La conclusione del seminario e' stata affidata a Martino Di Girolamo, esperto di strategia commerciale e marketing che ha fornito una serie di dati sulla produzione e la commercializzazione delle piastrelle nel mondo.
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