Atlantic lavoratori dal giudice
Modena mattina 16/2/97 pag.8
C'e' preoccupazione e sconcerto, nel sindacato, per il fallimento del gruppo Atlantic Zenith. La proprieta', proprio
nella serata di giovedi', quando di fatto si e' deciso il fallimento, presentava alle associazioni sindacali le proposte
giunte da altre entita' produttive. Le strade aperte, erano sostanzialmente tre: una proposta riguardava soltanto
Cuoghitalia, l'unico stabilimento in grado di tornare a regime in tempi rapidi. Fra le trattative in corso, una riguardava
l'acquisizione sia di Atlantic che di Cuoghitalia; un'ultima ditta era invece interessata soltanto al nuovo stabilimento
Atlantic. Si prospettava poi un nuovo periodo di cassa integrazione. Questo per dire che il gruppo, fino a poche ore
prima del fallimento, non pareva affatto essere in un vicolo chiuso. Invece il fallimento, con il suo carico di incognite
per il destino dei lavoratori, e' giunto come un fulmine a ciel sereno. Ora resta la preoccupazione per le maestranze che
potrebbero finire in mobilita'. "Abbiamo tentato gia' nella mattinata di oggi - ha dichiarato Maurizio Ferraroni della
Filcea -Cgil - di metterci in contatto con il giudice per apprendere il nominativo del curatore fallimentare. L'incontro e'
stato rinviato a lunedi' (domani ndr). Gia' nella prima meta' della settimana, presumibilmente martedi' o mercoledi',
c'incontreremo in assemblea con i lavoratori". La situazione, prima del 'botto' finale, non pareva essere cosi'
drammatica. Il sindacato era riuscito ad ottenere il pagamento degli stipendi nel mese di gennaio; l'intero importo per
chi aveva lavorato e oltre un milione per chi era stato costretto alla cassa integrazione o alle ferie. Poi la situazione e'
crollata. Le possibilita' ora sono ben poche: il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, l'asta o le liste di mobilita'.
In un'eventuale asta, chi era interessato all'acquisto prima del fallimento potrebbe nuovamente farsi avanti. "Come
sindacato - ha dichiarato Maurizio Ferraroni della Filcea - sono estremamente preoccupato per i lavoratori; la
situazione, allo stato attuale, e' difficilissima". La Filcea non risparmia dure critiche alla proprieta', con la quale e'
previsto un incontro nei prossimi giorni ma che certo, nella partita, ha giocato un ruolo che molti faticano a dirigere.
Quello che piu' sconcerta le organizzazioni sindacali e' quanto successo giovedi': se da un lato si decideva il
fallimento, nella sede di Assopiastrelle la proprieta' parlava di strategie che, seppur a breve termine, erano gia'
condannate a non vedere mai la luce. La sentenza di fallimento, fino a venerdi', non era stata ancora depositata.
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