A Monaco e' di scena la qualita'
Il Resto del Carlino 15/1/97 pag.MO/6
Le proposte del made in Italy puntano alle ristrutturazioni e all' edilizia residenziale
Fortissima presenza di operatori dell'economia edile mondiale nella prima giornata del «Bau '97», la rassegna fieristica, giunta alla sua dodicesima edizione, inaugurata ieri mattina a Monaco di Baviera. Sicuramente, a detta
degli esperti, sara' superato il numero di 189.000 presenze registrato nel 1995 e questo fa ben sperare gli oltre 200
espositori italiani, molti dei quali provenienti dal comprensorio ceramico Sassuolo - Scandiano. Le proposte del «Made in Italy» puntano a conquistare il mercato privato: la ristrutturazione e l'edilizia residenziale, i due comparti che offrono buone opportunita' di assorbimento delle piastrelle sassolesi. Gli stands offrono principalmente il «rustico»: colori caldi, naturali dominano in quasi tutte le collezioni di piastrelle. Il gres fino incontra sempre piu' favore. II cotto rimane attuale e ha qualcosa di particolare che piace molto ai potenziali acquirenti del Nord Europa. Gia' da tempo viene proposto da molti architetti per il restauro, visto che in molti casi corrisponde ai requisiti imposti
dalla protezione delle belle arti di molti Paesi. Fin qui si e' all'offerta in un momento economico tedesco non sicuramente favorevole (la Bundesbank di Tiemeyer prevede un'inflazione sotto al 2%, la disoccupazione al 10,8% della popolazione attiva, rispetto al 10.3% di novembre) e, piu' in generale, con una ondata di freddo (ieri mattina a Monaco il termometro era fermo a -10) in tutta Europa che ha paralizzato qualsiasi costruzione o ristrutturazione di edifici. A tutto questo si aggiunga, come hanno rilevato diversi imprenditori sassolesi all'inaugurazione del salone, la perdita di competitivita' dovuta alla rivalutazione della lira. L'andamento dei mercati ha penalizzato la vendita delle piastrelle italiane soprattutto nei paesi UE, dove le esportazioni hanno avuto un calo di oltre i12%, con una flessione dei valori medi unitari in lire. In Germania poi si e' registrato lo sgonfiamento del boom edilizio post unificazione, che ha portato ad una flessione degli investimenti in edilizia residenziale nella ex Germania Ovest ed un forte rallentamento nelle Lander orientali, preludio ad un 1997 sicuramente non positivo. C'e' tempo fino a domenica
prossima, giornata di chiusura del «Bau '97» per fare dei bilanci e delle previsioni. L'industria italiana delle piastrelle, anche su a Monaco, punta sempre e maggiormente sulla qualita'. Occorrera' vedere quale riscontro ci sara' anche se la speranza e' quella di un risultato vincente.
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