Addio alla Rio Kerfin

La Gazzetta di Modena 11/1/97 pag.18

Polinago. La ceramica, cosi' importante per la zona, chiude i battenti


In una dozzina hanno rassegnato le dimissioni alla proprieta'. Piu' o meno altrettanti dipendenti, sono stati "assorbiti" dal gruppo ceramico che ha stabilimenti a Frassinoro e a Fiorano. Ecco che il destino della "Rio Kerfin", a Gombola di Polinago, e' segnato. Lo stabilimento del gruppo ceramico "San Prospero" chiudera' i battenti. Ormai nessun passo indietro sara' compiuto. La proprieta', ha confermato il passaggio dalla bicottura alla monocottura. Soddisfatti i sindacati confederali. "Nessun operaio e' stato messo in mobilita'" ribadiscono le organizzazioni di settore. Sta di
fatto che il quadro, a ben vedere, non e' cosi' roseo. Se una dozzina di dipendenti, con i tempi che corrono, ha preferito dimettersi, per non sobbarcarsi gli spostamenti sino a Fiorano oppure a Frassinoro, e' perche' avra' fatto i conti pure con il portafoglio e i disagi che ne derivavano. E, evidentemente, si e' sentito preso in giro per la soluzione definitiva adottata dalla proprieta'. Bonvicini, della Cgil di Sassuolo, si limita a commentare: «Nessun dipendente e' venuto qui a lamentarsi. I dimissionari hanno compiuto precise scelte di vita». «Piuttosto - continua Bonvicini- e' ignoto il destino della superficie che ora ospita i capannoni. Comunque, la Rio KerFin ha ancora un minimo di attivita'. Non si effettua piu' la bicottura. Pero', da Fiorano, si sono spostati Con l'attrezzatura per i campionamenti». Per le organizzazioni sindacali, i dipendenti bene hanno fatto ad accettare lo spostamento a Fiorano, visto che sono ricompensati con una adeguata indennita'». Non tutti pero' la pensano allo stesso modo. Amministratori compresi. Con la chiusura, di fatto, della Rio Kerfin, il territorio di Polinago, gia' non ricchissimo di attivita' imprenditoriali, ne perde una che era a dir poco fondamentale.



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