Atlantic, interessa a Minozzi?

Il Resto del Carlino 12/10/96 pag.MO/9

Verso il salvataggio del gruppo in amministrazione controllata


Si parla anche della famiglia Pastorelli. Intanto prosegue l'inchiesta sui presunti fondi neri

Una ciambella di salvataggio in arrivo per il gruppo Atlantic Zenit, un polo ceramico da 100 miliardi di fatturato. Mentre procedono su binari separati l'inchiesta penale per i presunti "fondi neri" e la procedura di amministrazione controllata si affacciano due possibili compratori. Si parla dell' industria Romano Minozzi ( Gruppo Iris) e della famiglia Pastorelli (Gruppo omonimo) i cui rappresentanti avrebbero gia' avuto qualche contatto informale con il giudice delegato ai fallimenti dottoressa Ornella D'Orazi. Questa e il commissario giudiziale dottor Giorgio Bigarelli si stanno adoperando per riportare fuori dalle secche Atlantic Zenit, gruppo considerato ancora sano e in grado di riprendersi se in mani giuste. Ma soprattutto giudice e commissario cercano di evitare che si profilino ridimensionamenti di personale per i 400 dipendenti. Ieri mattina intanto e' stata depositata dinanzi al Gip la perizia effettuata dal commercialista Carlo Molinari in relazione all' inchiesta penale portata avanti dal Pm Eleonora De Marco. I 17 indagati per reati fiscali, accusati a vario titolo, di aver costituito e coperto i presunti fondi neri, avevano chiesto attraverso i loro legali, di effettuare un incidente probatorio. L'inchiesta infatti era stata innescata dalla denuncia di Ruggero Cuoghi, l'imprenditore cui faceva capo la societa' Cuoghi Italia, poi attratta da Atlantic Zenit. La Guardia di Finanza in effetti rintraccio' una serie di libretti al portatore in cui risultavano movimenti di 7-8 miliardi nel giro di alcuni anni. Gli indagati sostengono pero' che non si tratta di fondi neri ma di movimenti relativi al deposito di assegni postdatati avuti in pagamento a fronte di regolari operazioni commerciali.





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