Da lunedì il via libera alle contrattazioni della Ceramiche Ricchetti

La Consob ha confermato per lunedì prossimo 30 settembre l'avvio delle negoziazioni in Borsa della
Ceramiche Ricchetti. I titoli della società produttrice di piastrelle — ricorda una nota diffusa ieri dalla società emiliana
— sono stati collocati il 16 e il 17 settembre incontrando l'interesse dei risparmiatori e degli investitori istituzionali. Al
pubblico sono stati distribuiti 12,5 milioni di azioni, un quantitativo superiore al minimo previsto, suddivisi tra 4.634
risparmiatori. Il collocamento privato si è concluso con l'assegnazione a 90 investitori istituzionali italiani ed esteri di un totale di 21,5 milioni di azioni, cui si aggiungono i 2,5 milioni di azioni della greenshoe prevista dal prospetto.
Dal road-show, che ha toccato le principali piazze finanziarie europee, e' emerso l'interesse degli investitori istituzionali
esteri, in particolare dei fondi pensione scozzesi. L'offerta, coordinata da Akros Attimo Sim e Dresdner Kleinwonh Benson, ha registrato un eccesso di domanda che ha portato al riparto delle azioni. Il prezzo di collocamento è stato di 2.300 lire per azione, mentre per i dipendenti, amministratori e sindaci, a cui è stato riservato un milione di azioni, è stato fissato un prezzo scontato del 5% di 2.185 lire. II prezzo di offerta è risultato comunque vicino alla soglia minima della forbice indicata dalla società, che aveva individuato un "corridoio" compreso tra 2.285 e 2.800 lire. Ieri, i titoli sono stati trattati al terzo mercato intorno a 2.270 - 2.300. Nei primi cinque mesi dell'anno la Ricchetti, con sede
operativa a Sassuolo, ha realizzato un fatturato consolidato di 106 miliardi e un risultato al lordo di interessi e tasse di 9,2 miliardi con un indice di redditivita' (Ros) dell' 8,7%. L'utile netto dei periodo è stato di 3,5 miliardi. il bilancio consolidato chiuso il 31 dicembre '95 ha visto salire il fatturato di gruppo a 274,4 miliardi, dei quali una quota pari all' 86% realizzata all'estero. II risultato al lordo degli interessi e delle tasse e' stato nel '95 di 16,1 miliardi e quello netto pari a 4,8 miliardi.

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