"Ceramica, allarme ingiustificato"

Il Resto del carlino 12/09/96 pag.MO/5

MERCATO IN CRISI / BALLOTTA (FLERICA` CISL) RISPONDE ALL'ASSOPIASTRELLE


"Flessione inevitabile dopo un'annata record, ma adesso bisogna investire su ricerca e personale"

Nella discussione riguardo le prospettive future di Piastrella Valley, dopo l'intervento del presidente di Assopiastrelle, Oscar Zannoni, arriva l'immediata replica del sindacato. William Ballotta, segretario provinciale della Flerica- Cisl, e'critico rispetto alle posizioni assunte dagli industriali. " Sull' analisi della situazione economica e produttiva del settore ceramico, espressa in questi giorni dagli imprenditori modenesi vi sono certamente diversi punti da chiarire". Quali sono questi punti? "Il primo - risponde William Ballotta - e' che deve essere spiegato molto bene che i dati relativi "al calo" di prodotto ceramico riscontrato sono confrontati con un anno, il 1995, "assolutamente eccezionale..." come quindi l'intero settore deve ricercare una collocazione propria piu' corretta prima di "arenarsi". II secondo e' che il dato complessivo delle assunzioni ha ancora un saldo positivo, anche se rimane forte nel comprensorio l'eccessivo utilizzo di forme di assunzione del personale utilizzando contratti a termine. Inoltre prosegue il grave paradosso per cui molte ceramiche
cercano, anche in questa fase, determinate professionalita' (smaltatori, meccanici, presso - fuochisti elettromeccanici, etc.) non preparandole in casa propria. Bastano queste considerazioni per sostenere che parlare in questa fase di recessione sia veramente eccessivo." Allora quelle degli industriali sono troppo pessimiste. "Ritengo improprio annunciare un anno difficile per il settore ceramico senza portare proposte credibili ed importanti per il settore - continua - il territorio e quindi l'economia complessiva; cosi' come parlare di "investimenti pubblici nazionali" che mancano sul comprensorio ceramico e allo stesso tempo pero', richiedere ed ottenere, ben 47 nuove autorizzazioni per installare nuovi forni di produzione. I veri problemi sono invece che non si e' utilizzato il grande impulso positivo degli anni '94-95, non si e' investito abbastanza in ricerca, innovazione e soprattutto sul personale (la formazione e' assolutamente insufficiente: sono i dati emersi poche settimane fa da un'indagine della stessa Assopiastrelle). Non si puo' pensare per due anni esclusivamente al fatturato, poi passare a lanciare ingiustificati allarmi...". "Se a tutto questo sommiamo le sempre maggiori difficolta' che le nostre imprese trovano dalla concorrenza estera sul mercato mondiale - termina William Ballotta - il panorama in prospettiva si fa certamente piu' a tinte fosche, ma mi sentirei di affermare piu' per scelta diretta degli imprenditori sassolesi che per cause esterne". E il sindacato? "II sindacato e gli stessi lavoratori rimangono certamente disponibili ad attivare un programma di confronto vero su questi temi, anche di carattere piu' complessivo, non esclusivamente aziendale; che possa permettere uno sviluppo del comprensorio con percorsi di formazione professionale mirati, con riqualificazione del personale piu' anziano, con la formazione permanente di aggiornamento; in collaborazione con gli enti la costruzione di percorsi scolastici in loco, piu' idonei all'ingresso in azienda terminata la scuola."



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