Ceramica viene la quaresima
Il Resto del Carlino 25/06/96 pag.MO/5
CONVEGNO SULLA SITUAZIONE DELLA PIASTRELLA
Soluzione: riuscire a vendere la produzione, 600 milioni di metri quadri l'anno
Un convegno di respiro internazionale, con ospiti illustri provenienti da vari paesi, per analizzare l'attuale stato della ceramica, le prospettive ed i problemi, le strategie per superare il momento di saturazione del mercato. L'incontro organizzato all'Hotel Fini di Modena da Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica) ed intitolato "La ceramica e il 2000" ha visto la partecipazione dei rappresentanti del 76,2% della produzione mondiale di piastrelle. Ovvero Italia, Cina Spagna, Brasile, Turchia, Usa. Avrebbe dovuto introdurre il Ministro dell'Industria Pierluigi Bersani, che pero' ha dato forfait per raggiungere Roma. Ha preso quindi la parola il presidente uscente di Acimac, Mauro Poppi, che ha elencato i dati fatti registrare dal settore nel '95: un fatturato pari a 3.250 miliardi, 8.500 addetti 2.150 miliardi d'export. Quello dei macchinari rappresenta poi il 19% del fatturato totale dei settori ceramici italiani (le piastrelle sono al 49%, i laterizi al 10%, la stoviglieria a 9%, i refrattari al 5%). Di seguito le varie relazioni. "Se non vogliamo pentirci degli investimenti realizzati nelle aziende raggiane e modenesi che hanno ora una capacita' produttiva di 650 milioni di mq - ha detto fra l'altro il Presidente di Assopiastrelle Oscar Zannoni dovremo vendere quest'anno almeno 600 milioni di mq contro i 550 del '95; visto che il mercato italiano faticherà anche solo a passare da 180 a 200 milioni dovremo puntare tutto sull'export". Ma la concorrenza si sta organizzando e la faccenda si complica. L'incremento produttivo‚ qualitativo da parte di spagnoli e cinesi, solo per fare un esempio, mette in discussione la leadership dell'Italia per gli anni a venire. Hanno parlato inoltre Rossella Giavarini (Presidente associazione nazionale degli Industriali dei Laterizi), Roberto Erba Springorum (Presidente Federceramica) e ancora Zhu Guangda (Cina) Basri Sezer (Turchia), Ademir Lemos (Brasile), Robert Daniels (Usa) e Juan Pitarch (Spagna). Nessuno ha nascosto le difficoltà attuali che hanno rallentato la crescita del settore in piu' nazioni. La ceramica comunque sopravviverà anche nel nuovo millennio. Con gli opportuni accorgimenti e strategie. "Le nostre aziende - ha detto ad esempio Pitarch, presidente dell'Associazione spagnola Produttori Piastrelle - è ora di produrre quanto riescono effettivamente a vendere. Per limitare le giacenze, visto che il mercato non riesce piu' ad assorbire quanto le industrie sarebbero in grado di produrre.
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