Made in Modena, che successo

Il Resto del Carlino 31/05/96 pag.MO/3

Secondo l'ufficio italiano Cambi siamo quinti in Italia nelle esportazioni
Un risultato dovuto a piastrelle e meccanica. Dietro di noi molte provincie del celebrato nord-est


Modena si conferma uno dei motori dell'economia italiana: secondo gli ultimi dati dell'Ufficio italiano cambi (Uic) la nostra provincia e' stata anche nel 1995 una delle piu' brillanti nel saldo commerciale con l'estero, puntando cosi la nostra bilancia. Solo Torino, che si e' avvalsa dell'eccezionale anno della Fiat, Treviso, Firenze e Bergamo hanno fatto meglio e Modena ha sopravanzato parecchie province del tanto decantato Nord-Est. Gran parte del successo modenese e' da attribuirsi all'eccezionale performance del settore ceramico, che ha chiuso col 1995 un triennio di eccezionali risultati nell'export. La mappa della bilancia commerciale e' stata compilata ripartendo i traffici su base provinciale (viene considerato il luogo di residenza dei singoli operatori) e regala non poche sorprese: come dicevamo anche considerando le sole esportazioni, le province venete (36.315 miliardi) e quelle del Friuli-Venezia Giulia (9.390 miliardi) vengono sopravanzate da quelle nordoccidentali (Piemonte, Liguria e Val D'Aosta totalizzano insieme 46.180 miliardi) e addirittura dalla sola Milano, che vende oltre frontiera merci e servizi per poco meno di 48.000 miliardi. Le rilevazione dell'Uic esaltano le virtu' commerciali dell'Emilia Romagna che si consacra la regione con il miglior saldo attivo (13.604 miliardi) grazie alle performance di Modena (quinta provincia italiana con ben + 4.126 miliardi), Bologna (sesta con + 3919 miliardi e Reggio Emilia (tredicesima con 2.329 miliardi) particolarmente attive nell'export di macchine agricole e industriali. E' una brillante eredita' quella che il presidente in pectore degli industriali modenesi si appresta dunque a raccogliere ed e' sintomatico che Luca di Montezemolo sia alla guida di un'azienda con una fortissima vocazione all'export come la Ferrari Automobili. Al dinami smo di province come la nostra, fa da contrappunto un certo stallo delle regioni meridionali, con la sola, parziale eccezione della Puglia che, grazie a Bari (+ 1.238 miliardi di lire) chiude il 1995 con una bilancia commerciale attiva per 1.560 miliardi di lire. Tutte in rosso (- 1.361 miliardi la Campania, - 216 la Calabria, - 524 miliardi la Sicilia e - 315 la Sardegna) o con attivi modesti (+ 122 miliardi il Molise e + 108 la Basilicata) le regioni del sud e le isole. Condizioni prossime all'autarchia a Benevento (dove sono state importate merci e servizi nell'intero anno per soli 21 miliardi un terzo dei quali in prodotti di metallo, a fronte di esportazioni per 45 miliardi) e ad Enna (importazioni per 34 miliardi, 22 dei quali in prodotti alimentari e tabacco, rispetto ad un volume di esportazioni di soli 9 miliardi di lire, la meta' dei quali in prodotti in gomma e plastica).



torna all'indice